Bella visita al parco eolico di Rivoli Veronese

Agata Burato, Letizia Niero e Mariemma Pretto ci raccontano l'esperienza

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Docente e referente

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Lo scorso 25 febbraio le classi quarta e quinta dell’indirizzo biotecnologie ambientali si sono recate a Rivoli Veronese in visita al parco eolico del monte Mesa, per un’uscita PCTO. All’entrata del parco ci hanno accolto Lorenzo, un tecnico del parco che lavora per l’AGSM AIM (una società commerciale che si occupa della vendita sul mercato libero di energia elettrica, gas e calore da fonti rinnovabili) e il signor Raffaello, un rappresentate di Legambiente.

Per raggiungere e visitare le pale ci hanno condotto lungo un sentiero sulle colline di Rivoli.

Lorenzo ha introdotto l’aspetto tecnico del parco: esso nasce da un’iniziale progettazione realizzabile grazie all’uso di programmi e software in grado di simulare l’impatto finale delle pale sull’ambiente e la loro influenza sulle rotte migratorie dei volatili locali. Successivamente ci ha spiegato che la struttura che tiene issata la navicella non è un pezzo unico ma si compone di più pezzi che vengono montati direttamente nel luogo, sopra una base di cemento armato; Lorenzo ha accennato poi a tutta l’organizzazione del trasporto, assai delicato e affidato a mezzi speciali. Ci sono state fornite altre informazioni tecniche sui componenti, come ad esempio il diametro delle pale, che raggiunge i 70 metri.

Raffaello, invece, ci ha spiegato la ricchezza del parco dal punto di vista della biodiversità e delle varie specie vegetali, come le orchidee selvatiche, prese sotto la protezione di Legambiente in quanto a rischio estinzione; ha poi chiarito le origini geologiche della valle in cui ci trovavamo: essa nasce da una lingua glaciale che sciogliendosi ha creato il perfetto incontro tra pianura e montagna permettendo delle vere e proprie maree di vento, create dalla differenza di pressione e di temperatura dell’aria, che attivano i moti rotatori delle pale. Sfortunatamente quel giorno il cielo era nebbioso e coperto, per cui non vi era nessuna massa d’aria riscaldata dal sole che attivasse i moti convettivi affinché potessero funzionare le turbine che solo verso la tarda mattinata si sono messe in moto con una velocità medio-bassa. Durante la visita abbiamo sostato, circondati da una bella vegetazione, nel punto panoramico del parco, dal quale erano visibili dei forti austriaci: nonostante la leggera nebbiolina il panorama era incantevole!

Tornando alle informazioni storiche, l’impianto è stato inaugurato tra il 2012 e il 2013 ed è costituito da 4 aerogeneratori, ciascuno da 2 MW, con una potenza complessiva di 8 MW che produce mediamente 15 milioni di KWh all’anno, pari al fabbisogno energetico di 16.000 persone. Il percorso burocratico per avere il permesso per installare le pale è stato arduo e lungo, non sono mancate le critiche da parte di vari residenti, infastiditi dall’impatto visivo e acustico che l’installazione del parco eolico avrebbe causato. Tali accuse si sono subito rivelate infondate, e smontate non solo dagli ingegneri e tecnici, ma anche dai test avvenuti in alcune residenze vicino all’impianto a seguito appunto di una denuncia all’azienda, chiamata a rispondere del troppo rumore. Solo il fattore delle dimensioni delle pale influisce sul rumore prodotto: più piccole sono, più rumore producono. Anche altri esponenti per la tutela locale dell’ambiente hanno sporto lamentele riguardo l’intralcio delle pale sulle rotte migratorie degli uccelli ma, come dicevamo, antecedente alla costruzione delle pale c’è tutta una fase di progettazione e simulazione per evitare ciò; inoltre i dati hanno stimato che, in circa 12 anni di vita dell’impianto, sono stati trovati solo un paio di uccelli morti a causa dello scontro con gli aerogeneratori. L’appoggio di Legambiente è stato fondamentale per promuovere e approvare il progetto del parco eolico, che ha impiegato circa sette anni per essere realizzato. Successivamente il parco è stato riconosciuto dall’Unione Europea come zona protetta per la salvaguardia della biodiversità, l’unica del territorio.

Personalmente riteniamo sia un’ottima idea quella di costruire parchi eolici che sfruttino l’energia derivata dal vento per la produzione di energia elettrica, tanto più che questa è utilizzabile dai residenti con notevoli vantaggi, sia ambientali sia economici.

Grazie a questa visita abbiamo, infine, appreso che nel parco eolico di Rivoli è stato fatto un ottimo lavoro per preservare la biodiversità locale, cosa non sempre scontata in questa tipologia di progetti energetici.

La bellissima e interessante uscita didattica è continuata, nel pomeriggio, con la visita all’azienda BTS Biogas di Affi.

Ringraziamo le nostre docenti Debora Pizzolato, Silvia Roveggio e Manuela Aversa, che ci hanno accompagnati, e i due relatori, davvero disponibili ed esaurienti.

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