All’incontro con la Polizia postale, avvenuto il 30 ottobre nell’auditorium della scuola, due agenti hanno informato tutti gli studenti delle otto classi prime riguardo ai numerosi rischi di navigare online.
Uno di questi è la pedopornografia, come quando due persone minorenni che si sono conosciute online iniziano una relazione amorosa e uno dei partener chiede foto intime all’altro. L’altro partner le invia, convinto di potersi fidare del compagno o della compagna, ma il richiedente delle foto pretende un riscatto per far sì che le immagini non vengano pubblicate online.
Molto diffuso è anche il cyberbullismo, cioè il bullismo online; se si è vittima bisogna salvare le prove con screenshot e portarle subito alla polizia postale per effettuare la denuncia.
Non si deve stare in silenzio, molti ragazzi muoiono per questo, perché non riescono ad uscire dal problema, quindi chi conosce vittime del cyberbullismo deve aiutarle e non restare a guardare, perché se non si denuncia l’atto, si è complici del cyberbullo e si può essere denunciati.
Parlando sempre di persone incontrate online, se qualcuno chiede di incontrarsi per un appuntamento, non bisogna andare mai da soli, ma con un genitore o amico, perché la persona conosciuta in rete potrebbe non essere quella conosciuta online, ma uno sconosciuto che vuole  approfittare della nostra presenza fisica.
Internet per noi giovani è un rischio, colmo di trappole, ma è anche una risorsa per aiutarci nel quotidiano, ad esempio per fare delle ricerche o trovare parole di cui non si sa il significato, oppure per tradurre parole o frasi in lingua straniera.
Internet è un tesoro, ma non si deve cadere nelle trappole più banali!
Per questo l’incontro a cui noi ragazzi di prima abbiamo partecipato si è rivelato estremamente interessante ed utile.
Falchi Gaia, classe 1AA
 
 
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