Proseguendo con i PROGETTI LETTURA, venerdì 12 aprile l’istituto Ita Trentin ha ospitato la dottoressa e scrittrice Marilisa Rigato per conversare con lei sul suo primo libro, “In morte di zio Giovanni”. Quello che il romanzo intende trasmettere è l’accettazione di se stessi e della propria unicità senza vergogna, coltivando sempre i rapporti tra familiari e amici. L’incontro si è svolto in un auditorium affollato, alla presenza di ben 10 classi. Alcuni studenti hanno intervistato la scrittrice che, con carisma, è riuscita a spiegare la storia del libro e il motivo che l’ha spinta a scrivere. Rigato ha realizzato che la scrittura è evasione, è tempo regalato a se stessi, fuggendo anche dagli impegni e dai pensieri spesso gravosi di un medico.
Con il suo libro, Rigato ha voluto trasmettere la necessità d’ imparare a raccontarsi a chi ci può essere d’aiuto, oltre che l’importanza di accettare i consigli che ci vengono dati, senza, però, cambiare chi siamo.
Prima dei saluti finali e del firmacopia dell’autrice, ciascuno studente si è cimentato nel sintetizzare il messaggio dell’incontro in un tweet tanto breve quanto efficace.
Esprimiamo gratitudine alla scrittrice Marilisa Rigato per l’empatia con cui si è rivolta a noi giovani, trasmettendo valori significativi e condividendo pure la sua esperienza di medico che a più di qualcuno di noi ha fatto sognare il proprio futuro.
Caterina Benvenuti (2HC)
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