Nel corso della mattinata del 9 Febbraio 2024 dieci alunni, formati per la prevenzione bullismo e cyberbullismo, hanno avuto l’opportunità di parlare di questo importante tema ai ragazzi della scuola secondaria di primo grado di Pojana Maggiore.
La mattinata è stata suddivisa tra momenti di spiegazione e altri di interazione per poter fare apprendere in modo efficace, e non pesante, come comportarsi in queste situazioni. Come peer abbiamo attuato questa metodologia ponendoci nei confronti dei ragazzi come “pari” e non come “superiori”. Abbiamo infatti cominciato con un gioco rompighiaccio, poi si abbiamo proseguito con un video e una riflessione su come riconoscere un bullo e l’importanza dei piccoli gesti. Dopo un momento di spiegazione c’è stato un secondo video e una scheda per chiarire il limite e la differenza tra gioco e scherzo. Con un’immagine sono stati chiariti i vari ruoli nel bullismo e come riconoscere una vittima. Si è terminata la spiegazione con una nota legale per chi compie atti di bullismo. L’attività si è conclusa con un lavoro di gruppo in cui gli alunni hanno creato dei cartelloni su quanto appreso durante l’incontro.
È stata un’esperienza che ha avuto un buonissimo riscontro. Come peer abbiamo potuto migliorare la nostra adattabilità e sperimentare nuove forme di comunicazione. Il timore iniziale è sparito grazie all’accoglienza che abbiamo ricevuto sia da parte degli insegnanti sia da parte degli alunni. Questi ultimi si sono dimostrati molto collaborativi, partecipi e pronti ad aiutarsi tra di loro.
(Sofia Nardi, classe 4^ DM)
Io e altri tre peer antibullismo ci siamo recati nella scuola primaria di Pojana Maggiore con lo scopo di sensibilizzare i bambini ai temi del bullismo e del cyberbullismo. Le classi coinvolte sono state due quinte, io e il mio compagno siamo stati assegnati alla classe 5^ B, molto tranquilla e collaborativa. Prima di entrare in classe eravamo emozionati, ma allo stesso tempo sereni grazie all’ ambiente accogliente e colorato, ricco di disegni fatti dai bambini che frequentano la scuola. Vedere fuori da ogni aula i cappottini degli studenti ha contribuito nel creare in noi un senso di nostalgia dell’infanzia. Appena entrati in classe ci siamo subito sentiti a nostro agio e abbiamo inizialmente svolto dei giochi rompighiaccio per far divertire la classe, procedendo poi con la visione di video inerenti al concetto di bullismo, che andavano però ad sviluppare altri temi, come l’importanza dell’amicizia. Dopo le prime riflessioni abbiamo subito colto l’innocenza e la sincerità dei bambini di quell’età, la classe ha infatti partecipato molto attivamente, aprendosi a molte riflessioni. Infine hanno fatto dei cartelloni per riassumere i concetti più importanti. Quest’esperienza mi ha formato, arricchito e inaspettatamente mi ha donato felicità e spensieratezza.
(Denise Bolla, classe 4^ DM)
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